Ghiacciaio della Val Senales (Bolzano) 22.11.2006 Nella caritá non si da soltanto, ma si riceve. Questo è molto importante e molte volte ce lo scordiamo. Le persone che aiutiamo hanno un loro vissuto e la loro presenza è un richiamo alla nostra fragilitá umana, alla nostra povertá. C´interroghiamo sul nostro modo di vivere, sulla qualitá delle nostre relazioni umane, sul fatto che ciascuno di noi si puó trovare in quella situazione. Ecco quindi che condividere con loro la sofferenza diventa un´azione liberatoria anche per noi. Servono persone che sappiano “umanizzare” le situazioni di povertá. Stare vicino ai poveri, vicino ai malati di mente, come Piter a Bombay e tanti altri come lui, dormire nella stessa camera. Portare il peso della sofferenza. Farli sentire parte della societá.
Tre anni fa è partito un grande sogno di condivisione con gli ultimi. L´associazione umanitaria onlus “Dalits” aiuti all`India, dal nome della casta dei piú poveri “gli intoccabili” del sub continente indiano, riconosciuta dalla provincia, si prodiga per alleviare la sofferenza di comunitá sparse nell´India. Suore e Sacerdoti vengono aiutati per migliorare le condizioni di donne e vedove, di bambini e giovani, questi ultimi per esempio un piatto di riso lo trovano, ma provenendo da famiglie umili, povere e svantaggiate crescono con problemi di identitá e frustrazioni. Attraverso programmi culturali, scuole di musica, di teatro, di danza ecc. integrata alla normale scolarizzazione prendono coscienza di loro stessi. A questo proposito con un mio intervento di euro 3.000 ho aiutato una Comunitá Cristiana. scriveva a Natale Suor Grace Purempally da Kasaragood nord del Kerala, India, che i suoi ragazzi in un concorso con 24 scuole indiane la loro è arrivata seconda, grazie ai nostri aiuti. Una grande gioia per chi ama la veritá. Come pure giovani ragazze si possono sposare acquistando la dote, perché come diceva Madre Teresa di Calcutta: “Se c´è una buona offerta, la parte piú grande deve andare a queste creature per poter farsi una famiglia.”
Mi scrive Padre Siby Peedikayil da Khammam, nord dell´India “Abbiamo molto lavoro nel nostro seminario e nella nostra parrocchia. Siamo sette sacerdoti e al presente ci sono 124 studenti in teologia. Il 21 dicembre 36 studenti sono diventati sacerdoti. Siamo grati a Dio per tutto questo. Per favore prega per loro. La nostra parrocchia ha 16 succursali. Sei di questi sono villaggi di catecumeni.”
Parole stupefacenti che ci riempiono di gioia e ci fanno seguire il nostro sogno di seguire gli ultimi.
“Noi siamo la voce dei senza voce” come mi scriveva all´ inizio una suora dell´India. É il nostro motto.
Questo viaggio iniziato il 14 giugno del 2003, al ritorno da Jeunn, pellegrinaggio a Chiusa delle nostre comunitá ladine, dove sono partiti i primi missionari cristiani per le terre tirolesi. Dopo tre giorni di grande spiritualitá e vicinanza con il Mistero, in compagnia di Hubert de Gorghe e Paul Kastlunger de Ernesto e altri 1025 uomini delle Val Badia, al ritorno la notte spossato un apparizione: vedo l´India, i poveri in un luogo sconosciuto, vicino all´acqua. La Domenica successiva, all´ora di pranzo tutta la mia famiglia é riunita per il pranzo. Alla radio una Suora, Suor Annamaria parla dall`India, Bombay “Casa della caritá” Versova, racconta della laguna, le mangrovie, e dello “slum” baraccopoli con i poveri. Ho un sussulto, puó essere il posto che ho visto nel sogno. Mi metto in contatto con la Suora. Sabato, vigilia della Festa delle Palme, organizzo la confessione comunitaria a San Vigilio con Siur Angelo Comploi, ex parroco di Corvara, bravissimo ed ispirato. La Domenica sono a Reggio Emilia, le suore della caritá mi conoscono. Suor Paola, Suor Concetta e Don Riccardo mi danno il benestare per partire per l´India. Il primo maggio 2004 sono a Bombay. Una bell’esperienza di condivisione della sofferenza con gli ultimi, nella terra di Ghandi.
Uno dei piú grandi insegnamenti che Ghandi ci ha lasciato è il sentimento della non violenza, da lui definita Satyagraha (satiagra). La forza della veritá, la forza di amare, la costanza della ricerca della veritá che è il punto d´incontro con Dio. Smettiamo di rispondere alla violenza, cerchiamo una via d´ uscita dal piano personale a virtú politica. In un conflitto non offensivo chi ci sta di fronte è un avversario, solo un avversario non un nemico. Questi sono gli esperimenti di veritá di Ghandi. Siamo tentati a pensare che la nostra cultura sia superiore alle altre, ma è solo una nostra convinzione. La nostra situazione culturale ci porta di fronte alla veritá con regole escludenti:
fondamentalismo = quí o fuori
scetticismo
relativismo = tante veritá, nessuna veritá; ogni persona il suo parere
La veritá è Dio, la costanza di amare.
Religione è politica, ricerca dei valori, un´etica spirituale, una mia via personale alla veritá, per fare il proprio cammino. Possiamo sbagliare, ma ne vale la pena per un cammino di veritá.
Dio puó apparire come pane e companatico, visto dai poveri del mondo.
Tra pochi giorni sará qui da me Padre Giorgio Chediath, del seminerio di Trivandrumm, sud dell´India, dove io e Patrizia Erlacher, mia moglie siamo stati ospiti lo scorso novembre. Una grandissima struttura con 120 seminaristi, scuole per giovani, orfanotrofi per bambini abbandonati, conventi di suore e tutt´intorno una piantagione di cauciú, l´albero della gomma. La Superiora Provinciale Suor Lily Thomas, della stessa parrocchia sta costruendo una scuola. Quando verrá Padre Giorgio Chediat, tutti i nostri sforzi saranno diretti in quella direzione e proveremo a fare il possibile per dargli una grossa offerta.
Prima di Natale Hildegart Manesc, mi ha procurato tutta la cera delle candele che rimangono nella chiesa di San Vigilio di Marebbe. Chiara, mia figlia e Patrizia hanno fatto fondere la cera e con due mercati a San Vigilio e a La Villa, con l´affettuosa protezione di Siur Christian, a Natale abbiamo potuto spedire 500 euro a un giovane prete J- Salvaraj a Kaniakumari, Tamil Nadu, estrema punta sud dell´India, da noi aiutato giá dopo lo Tsunami.
Anche Babu Suresc di Trivandrumm ha potuto sposarsi grazie al nostro aiuto in denaro.
Una giovane ragazza della parrocchia di Padre Giorgio Chediath viene aiutata per pagare la scuola d´infermiera, molto costosa in India.
Come recentemente ha ribadito il Papa Benedetto XVI “Il solo tramite tra uomo e Dio è l´amore umano, espressione piú alta la CARITÁ, caritá, un modo per rendere accettabile l´ ingiustizia, tenendo al centro la preghiera.”
Vorrei pregare per Suor Augusta, Superiora della Casa della caritá delle Carmelitane Minori di Reggio Emilia, ordine fondato da Don Mario Prandi, prevosto di Fontanaluccia, sull´appennino Modenese nel 1941, loro scopo supremo è l´aiuto dei poveri e degli ammalati in Italia, India, Madagascar e Brasile. Un affettuoso pensiero a Don Riccardo Mioni appena partito per la terra di missione in Brasile.
Sabato 10 febbraio ´06 si sono aperte le Olimpiadi invernali a Torino, dove vivono mia mamma e mia sorella. Alla cerimonia d´inaugurazione, la moglie di John Lennon ha ricordato una famosa canzone. “Immagin all the people leaving in the peace” immaginiamo tutto il mondo, che possa vivere in pace. Questo è il nostro sogno.
Ieri 11 febbraio ´06 è stato l´anniversario dell´apparizione di Maria ai pastorelli di Lourdes. Invochiamo la sua protezione e che ci possa coprire con il suo mantello come tutte le madri del mondo i propri figli di qualsiasi colore della pelle e credo.
Adriano Trevisan
Presidente dell´associazione “Dalits” onlus, aiuti all´India
Tramonto dalla mia camera.