27 December 2008

Santo Stefano - Primo martire cristiano / Lettera in India - Inno alla Caritá

Antermoia. Bufera di neve in Val Badia/Bolzano.


Carissimo Padre Giorgio, buon Natale e felice anno nuovo,

se come spero qualche volta consulti il nostro blog: www.dalitsonlus.blogspot.com avrai un’idea di quelle che sono le occupazioni mie e della nostra famiglia.
Stefano ed io abbiamo passato sei settimane lontano da casa, quattro per compiere il pellegrinaggio fino a Santiago de Compostela in Spagna, sulle orme dell’Apostolo San Giacomo, discepolo di Gesú che nel 42 dopo Cristo ha portato il Cristianesimo nella penisola iberica. Siamo partiti in Francia, siamo entrati in Spagna e per 4 settimane abbiamo camminato per oltre 30 chilometri al giorno in mezzo a paesaggi sublimi, 800 chilometri in tutto.
Uva, fichi, more, mandorle, noci, castagne, pesche, peperoni e quant’altro potevamo raccogliere per nutrirci durante il cammino. La notte dormivamo in conventi, abbazie e monasteri, e molto spesso dove vigeva la regola benedettina ricevevamo la cena e la colazione gratuitamente.
Francesi, spagnoli, australiani, coreani, giapponesi, brasiliani e molti altri da tutto il mondo erano nostri compagni di viaggio. Non faceva troppo caldo e così bevendo acqua e mangiando pane e formaggio, portando abiti leggeri, uno zaino non troppo pesante e scarpe comode abbiamo potuto compiere questo straordinario pellegrinaggio.
San Francesco Saverio, missionario a Goa e in Kerala, patrono della Navarra (regione della Spagna da noi attraversata) era ogni giorno il punto fermo delle nostre preghiere.
Su suggerimento di una consorella di Suor Grace Perumpally della diocesi di Kannur, Suor Giuseppina Casati di Milano il nostro pellegrinaggio è stato fatto per i DALITS, affinché gli uomini di buona volontà attraverso la chiesa dei catecumeni possano essere convertiti alla nostra religione cristiana di Santa Romana Chiesa con a capo il Papa Benedetto XVI.
Al mio arrivo a Santiago, dopo l’ultimo giorno e un’estenuante marcia di 54 chilometri sotto la pioggia, quando Stefano mi indicava che oltre la montagna in mezzo alla foschia alle ore 18.30 del tramonto sul monte Gozo compariva finalmente la meta tanto desiderata, Santiago de Compostela io stremato dalla fatica esclamavo con molta meraviglia: “Vedo la pietra nera della Mecca.” Di questo sono stato molto felice perché in quel momento mi sono sentito vicino al popolo mussulmano che tanto dolore, a causa di pochi scellerati, arreca alla nostra amata India e ad altri uomini di buona volontà. Dopo siamo andati in Africa a contatto con i Musulmani, è stata un’esperienza interessante.

Il gruppo missionario ha fatto un mercato a favore di un’iniziativa in Brasile ma io non ho beccato neanche un quattrino. Questo mi lascia un po’ sgomento perché la mia grande forza nel credere alla carità e usando le parole del nostro compianto Vescovo Wilhelm Egger + 16.08.2008



“L’impegno a favore del prossimo arricchisce la nostra vita.”



non ho abbastanza tensione religiosa e mistica per buttarmi anima e corpo per cercare denaro per i poveri dell’India. Questo è fonte di un po’ di malinconia perché vedo sfumare tanti miei progetti di piccoli interventi verso un popolo che io amo fino in fondo alle mie viscere.

Con molto piacere abbiamo appreso di tuo nipote Daniel che è diventato Sacerdote e abbiamo condiviso la gioia con Padre Franziskus in Austria.
Qui c’è tanta neve e fa molto freddo, Stefano lavora sulle piste da sci come maestro, Patrizia studia, Chiara studia a Padova e io sono stato a Reggio Emilia il 24 novembre, San Prospero il patrono della città, il capitolo delle Case della Carità volgeva al termine e dall’India ho incontrato cinque religiosi da Mumbai con molta gioia. Sono stati tre giorni di festa e preghiera.

Abbiamo un nuovo Vescovo di 66 anni, si chiama Karl Golser, affermato teologo. A marzo prenderà possesso della diocesi di Bolzano/Bressanone, preghiamo per Lui.

Rinnovando la stima e l’affetto che tutta la nostra famiglia nutre per Te,
Ti porgiamo i migliori auguri di buon Natale!

Che Dio ci benedica
Adriano, Patrizia, Stefano e Chiara

San Martino in Badia. Piccola croce, grande nevicata.

Esortazione al S. BATTESIMO a pellegrina della Repubblica Ceca

Gesú, Giuseppe e Maria, il presepe sulla piazza di San Vigilio di Marebbe/Bolzano.


Draha Marketa,

Stastne a Vesele prezitie vianocnych sviatkov a Stastny Novy Rok Ti zelaju tvoji priatelia z Talianska.
Ako dobre vies, Stefano a Adriano su dvaja silni muzi. Ja, Simona som jeho krsna z birmovky a moja sestra Viola je krsnatom Adrianovej manzelky.
Kedze si bola na svatom prijimani v Santiagu de Compostela, ak nechces byt skomunikovana musis seriozne premyslat nad tvojim pokrstenim.
Pravdaze my Ti velmi radi pomozeme s celymi pripravami a radi Ta privitame u Nas doma, budeme Ta nasledovat na tvojej ceste. Knaz Don Heinrich by bol urcite rad keby Ti mohol pomoct, byt Ti na blizku na Tvojom chodniku aby si sa stala prislusnickou katolickej cirkvi.

S laskou
Tvoja talianska rodina
Adriano, Patrizia, Stefano, Chiara, Simona, Viola, Marika, Jergele.

Brunico. Entrata alla via centrale. Le calze con i doni della befana.

Emozioni dall'Argentina - Mario Fornasiero

La casetta del fabbro. Luogo incantato vicino ai bagni termali di Antermoia.

Cari Adriano e famiglia:

Dopo troppo tempo mi siedo a scrivere. Non so se devo chiedere scuse per il tempo passato, ma credo, senza dubio, che dovevo scrivere tempo fa. Anche se, nella voragine della vita di oggi, costa trovare un tempo per fare due righe, la tattica di lasciarlo a domani o per il prossimo fine settimana e la peggiore.
Come sempre, seguo il blog, le sue belle fottografie, riflessioni di vita sempre interesanti, tanto quelle "civili" come le religiose ( senza dubbio non possono separarsi nel vostro caso ) e pensandolo un po ¿ possono separarsi in qualche persona ?
Mi pento di non aver scritto due parole cuando o saputo, della sorpresiva morte del vescovo Wilhelm Egger, una presenza abbituale e simpatica del blog ( sicuramente simpatica non sia il miglior calificativo per definire il spessore della sua personalita ... ma con la superficiale conozcenza della pagina, sarebbe una imprudenza di parte mia avanzare in altro calificativo. Riposi in pace.
Impactanti i testimoni della caminata per la strada di Santiago. Un viaggio lungo, fatto per millioni di pellegrini durante secoli, duro per fare a piedi, ma senza dubbio pieno di soddisfazioni per chi crede nella santita di Santiago e, fatto non menore, una experiencia di vita, sacrificio e solidarita, tra persone sconosciute una hora prima, che ti riconsiliano con il genero humano. La magnificienza della natura e la inserzione nelle millenarie e diverse culture, non solo gallega, che formano la Spagna, sono un valore adgiunto.

Noi stiamo bene, la mamma con problemi normali della eta, ma niente grave. Io sento invidia del tuo stato atletico, ma in generale tutti godiamo di buona salute.
In questo Natale faro un pensiero al papá. Portiamo sempre con noi i ricordi delle persone che amiamo e non si trovano piu. Devono formar parte della croce che tutti carichiamo nella nostra breve e fragile esistenza ( come vedi ti plagio qualche idea, se ti o ben capito )

Auguri di buon Natale e prospero anno 2009

Mario

Pd: la prossima volta scrivo in spagnolo ( castellano ) con il viaggio in Spagna continentale e sahariana, ( anche Chiara, se non ricordo male e stato in quella nazione un paio di anni fa ) ya capirete lo espagnolo come me.

Tanto per non smentire il mio spirito polemista e per estare solemnita alla lettera : vostro viaggio per la via lattea mi ricorda il film che porta questo titolo.
I due peregrini trovano nel viaggio, senza dimostrare nessuna sorpresa, tutti i eretichi della millenaria storia della chiesa e anche al diavolo, la vergine Maria, il marchese di Sade, un Jesucristo moderno che fa miracoli, un papa fucilato etc. in una grossa e talentosa amalgama, pletorica di bellissime imagini. IL film e di Luis Buñuel, il regista spagnolo, anarchico, surrealista, ateo e provocatore ( piaceva ripetere "grazie a Dio, sono ateo") e uno, in mia modesta opinione, (anche se la modestia non e la mia virtu piu distacata) uno dei piu grandi creatori della storia el cinema.

Saluti da lontano

Valiares/San Vigilio di Marebbe. Vecchia casa con tanta neve.

Pellegrinaggio a Santiago in lingua ladina

Brunico. Musicanti al mercatino di Natale.


Le tru cuntra Santiago de Compostela. N tru che milesc de porsones fej vigni ann, gonot inće porsones de nüsc raiuns. Insciö Adriano Trevisan d’Al Plan y so möt Stefano, che é pià ia ala fin de setëmber de chësc ann, por na esperiënza che - sciöche ëi dij - i à daidé crësce cotan y capì n valgönes cosses. Adriano n’un nominëia öna: chëra da azetè les porsones sciöche ares é. Capaze mostrel sö le documënt che zertifichëia i 800 km fać a pè, te n iade che à doré n mëis intier.

Indöt é Adriano y Stefano jüs a pè chi 800 km. Sciöche Adriano nes cunta, â ël y so möt püćia idea de chësc iade. Le plü âi tut da internet, da retrać, da publicaziuns informatives. L’aventöra é piada ia ai 29 de setëmber da Bornech demez, olache i dui é jüs cun la ferata ćina a Bayonne, tla Francia. Le tru che ai s’â chiri fora: le tru franzesc. "La pröma tapa, chëra da Saint Jean Pièd du Port ćina a Roncesvalles, é stada la plü döra", nes cunta Adriano, "al ê chi 25 km, cun n deslivel de apresciapüch 1250 metri."
Na parora che i à acompagné tres döt le iade é i "boccadillos", che ô dì panini. Chësc ê en gran pert le mangé söl iade: pans. Mo inće tröć früć dla natöra: üa, fighi, fersci, piers y d’ater laprò.

I dis sön tru cuntra Santiago
"Dal mëteman aratânse da podëi fà plü co 25 chilometri a tapa", nes cunta inant Adriano, "insciö unse tut la dezijiun da sfruté deplü les ores da doman. I lovân incër les 6.45 y piân spo ia mes’ora dedô. Nosc ritm ê impröma chël de za. 4 km al’ora. Do chës döes ores y mesa fajônse la pröma palsa, olache i ćiarân da tó ite n gostè rich. Na secunda palsa, de trëi cherć d’ora, fajônse spo incër misdé, olache i marnân y delibrân nüsc pîsc dai scarpëć, por che ai podess n pü’ trà le fle. Le domisdé ê scialdi ćialt. Incër les cater rovânse spo al travert." Adriano nes cunta inant che te düć i posć êl la poscibilité da cujiné. Te chisc "posć de restoraziun" vel la regola benedetina y i pelegrins à le dërt da ciafè da cëna y da gostè. Sciöche paiamënt na oferta de buna man.
"I ćiarân tres da nia i jì do avisa ai acompagnadus, mo da fà vigni dé val’ chilometer implü, deache insciö ê le tru manco frecuentè da jënt y an sciafiâ da se gode deplü la pêsc. La nöt ćiarânse da passè te posć religiusc."

Posć dal carater dër sugestif
Sön tru cuntra Santiago de Compostela él stè deplü posć che à imprescionè pere y möt. Danter chisc nominëia Adriano la badia de Samos, manajada da fredesc benedetins: "Ai nes ospitâ te na gran ćiamena cun leć a ćiastel. Da sëra êl mëssa cun les laudes". Adriano nominëia danter d’atri posć la badia de mognans benedetines a Leon, olache i dui à messü stè chić n pü’ plü dî, a gauja de na burta infeziun che Stefano s’â abiné söl iade. "Al é stè na ocajiun por dormì. Stefano à dormì chës 16 ores y iö à tut chësta ocajiun por fà n bel bagn ćialt, do 20 dis de pelegrinaje." Dër imprescionà é Adriano y Stefano romagnüs dales gran citês cun catedrales. "Posć da n gran impat emotif". Insciö la tlaustra de Santa Chiara de Castrojeriz, olache al é chës 20 mognans de clausura. Adriano se recorda che ares ćiantâ les laudes. Al gnô spo metü fora la Mostranza y les mognans ciafâ la santa comuniun tres n büj danter n mür fora.

De gragn sforc dan la fin
Plü che i dis passâ, plü che le travert s‘avijinâ, plü debota che i dui ćiarâ da fà le tru che romagnô. "I ultimi trëi dis unse fàt indöt 131 km de marcia. L’ultimo dé parôl che le tëmp gniss burt. Insciö unse fat na trata de 54 km.", nes cunta Adriano. I propi ti ultims chilometri àl - sciöche al dij - porvè le momënt plü autentich de döt le pelegrinaje: "Canche al manćiâ ma plü chi 18 km al travert, n’êl sön tru nia plü segnalè avisa tan che al manćiâ al travert. Ti ultims chilometri sunse gnü apié da na gran fan, che me fajô bindebò de mè y granfs al magun. Chësc é stè le momënt plü autentich dl pelegrinaje. Chilò ài porvè fora en pert ći che al ô dì por n püre messëi jì te n post zënza avëi da mangé."
A Santiago é Adriano y Stefano rovà ai 27 d’otober incër les set da sëra. Al nes cunta insciö: "Incër les 18.30 ênse sön la munt Gozo. Le sorëdl jô do jö y dan da nos êl finalmënter Santiago de Compostela. Dan da mè me parôl da odëi n post olache döta la jënt, de vigni religiun y corù, podô s’identifiché. Canche i sun rovà al travert ênse bindebò stanć. I sun jüs dal ofize, olache i ùn ciafè la compostela, n documënt por latin che zertifichëia che an à fat döt le tru." Te vigni post olache i pelegrins röia, ciàfi n timber. Sce i timbers é düć, ciafa i pelegins le documënt.
Sce an damana Adriano ći che n’à nia particolarmënter buté, spo nominëiel dantadöt un n fat, sozedü a Cebreiro: "Dailò ti él gnü arobè i ćialzà a Stefano, insciö che al à messü jì inant por dui dis cun slaperi."
Zeruch romagnel n gran arichimënt personal y na ligna lungia de amizizies che viarà bonamënter inant tl tëmp. Amizizies cun porsones che an à conesciü söle iade y che dëida recordè sforc, ligrëzes, emoziuns de n pelegrinaje döt particolar. (pablo)

Davanti alla nostra casa: un cerbiatto affamato, c'è tanta neve e cerca del cibo.

06 December 2008

6 dicembre 08 – San Nicoló / 2a domenica di Avvento – Merry Christmas

Bun Nadé y Bun Ann!

http://www.sanvigilio.com/ - venite a trovarci...!

Pista da sci, localitá Pedagá.

La neve e la croce.

Il ricordo del pellegrinaggio a Santiago de Compostela ci accompagna in questo inizio di grandioso inverno (1 m. di neve fresca). Dal 30 settembre al 27 ottobre i pellegrini Adriano e Stefano hanno viaggiato in Francia e Spagna tra filari di viti, conventi e abbazie, collegiate, boschi di castagni, rifugi, chiese, case parrocchiali, cattedrali, ostelli, monaci e suore, pellegrini di tutto il mondo che ci hanno accompagnato in questo peregrinare da Pirenei, Navarra, Burgos, León, Castiglia, Palencia, Galizia, A Coruña. Quattro settimane, circa 800 km a piedi, cercando il perdono, i Santi, accarezzando i “milagros” (miracoli), provando a pregare e ad accostarci al mistero della trasfigurazione di Cristo in croce.

Tra breve è Natale, oggi nelle nostre case accendiamo il secondo cero d’Avvento. San Nicoló, vescovo, porta i regali ai bimbi con la slitta sulla neve accompagnato dagli angeli e dai diavoli rumorosi con campanacci e fragorose catene: la tradizione mitteleuropea. Il 24 novembre San Prospero a Reggio Emilia, ho visto la mia gente tornata dall’India per il capitolo generale delle Case della Carità di Don Mario Prandi: beata l’India, beata Mumbai, beati i poveri di Versova, la nostra Casa della Carità!

Ora a San Vigilio di Marebbe è tutto uno sfavillare di luci e colori, il Natale è alle porte. I turisti sono tutti qui nel nostro paese. Con Gesú Bambino ricordiamo i fratelli mussulmani in viaggio per la Mecca, gli ortodossi orfani di Alessio II, il Dalai Lama che ha incontrato il presidente francese Sarkozy, presidente di turno del consiglio europeo.
Noi festeggiamo il nostro nuovo vescovo, Karl Golser, Pace e Amore, la sua sfida, la nostra convinzione di cittadini del mondo.
Che Dio ci benedica
BUON NATALE – MERRY CHRISTMAS – BUN NADÉ –
FROHE WHEINACHTEN – FELIZ NAVIDAD

Adriano, Patrizia, Stefano e Chiara

I fiori e il mistero.

La luce e la vita.

Verso Mantena.

Pieve di Marebbe, la chiesa e il fienile nuovo.