Secondino Mombello e Umberto Musso di fronte ad un'opera futurista di giardinaggio su gambette di legno bianco.
Vomitevole l’opera di Martin Kippenberger, artista tedesco morto nel 1997 a 44 anni in una clinica a Vienna. Ha sollevato un’ondata di protesta e indignazione all’apertura del nuovo museo “Museion” a Bolzano.
La composizione “Prima i piedi” rappresenta una rana in croce che nella mano destra tiene un boccale di birra e nell’altra un uovo. Naturalmente la direttrice svizzera madame Corinne Diserens ha raggiunto il suo obiettivo, tutti ne parlano. Ma nel Sud Tirolo dove il 90% della popolazione è fervidamente cattolica, queste provocazioni oscene e blasfeme non hanno sicuramente terreno fertile.
La direttrice del museo avrà sicuramente vita breve, sic! (vedi dott. Franceschini, direttrice svizzera all’Università di Bolzano, licenziata!)
Oggi pomeriggio, domenica del Sacro Cuore tanto caro ai Sud Tirolesi, che duecento anni fa strinsero il patto con il Sacro Cuore contro francesi e bavaresi, quando volevano impossessarsi delle nostre terre e non farci professare la nostra fede, insceneranno una protesta di fronte al museo sui nuovi ponti futuristi.
Martedì il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha convocato il responsabile del museo Lageder per avere chiarimenti. Il vescovo di Bolzano e Bressanone Wilhelm Egger commenta: “Disprezzare i simboli della fede cristiana è segno di poco rispetto per il sentimento religioso, non aiuta alla pace tra le culture e religioni.” Sicuramente ne vedremo delle belle!
Ieri Secondino Mombello e Umberto Musso di Biella, compagni del mio gruppo di preghiera con don Alberto Bretti già da trenta anni ed io siamo stati al museo. L’opera contestata non l’abbiamo nemmeno considerata, all’idea di soffermare i nostri occhi su quello schifo ci veniva da rabbrividire, la pelle si raccaponava, che orrore!
Via velocemente con addetti alla struttura poco professionali e imbarazzati dalla situazione di palese contestazione per l’opera in questione. Un vero peccato per il nuovo bellissimo e costosissimo museo d’arte contemporanea di Bolzano.
Curiosa l’installazione sistemata al quarto piano del museo. In una sorta di ripostiglio a cui si accede attraverso un’apertura in plastica tipo autolavaggio, dall’alto pende un caleidoscopio che illumina motivi in bianco e nero e una musica diffonde melodie del ventennio, retaggio dell’era radiosa (canzoni tipo faccetta nera ecc.).
I curatori di questa mostra d’inaugurazione del museo hanno confuso i trentatrè anni di Gesù Cristo con i quarantaquattro anni dell’artista Kippenberger!
Signore, muovi i cuori e le menti di questi mediocri che spacciano per arte i loro bassi giochi per farsi pubblicità e lurido profitto.
Un cristiano di Versova, Andheri West, Mumbai, India
Altare, chiesa di Sant'Antonio, Ortisei, BZ.