04 February 2009

„In questi giorni si sta usando l’argomento di un inesistente antigiudaismo per attaccare il Papa“.

"Lën de Santa Maria". Al Plan de sora.

Le "Sotru", blogger Adriano y "Tone de Pal" al ostaria.


Per Massimo Introvigne, studioso di fenomeni religiosi ed esponente di spicco di un’organizzazione “tradizionalista” come Alleanza cattolica, le cose non stanno invece così: “L’antisemitismo di un monsignor Williamson è in realtà minoritario anche all’interno della comunità lefebvriana di San Pio X. Nello stesso Lefevbre questo aspetto è probabilmente riconducibile al suo antico rapporto con Vichy, o l’Action francaise, ma non è riscontrabile nelle nuove generazioni dei sacerdoti lefevbriani, né in gran parte del movimento cosiddetto tradizionalista”. È una realtà, spiega Introvigne, che oggi conta nel mondo circa centomila fedeli, assai frastagliata, “in cui, anzi, in molti gruppi soprattutto statunitensi, ma anche europei, è presente un forte atteggiamento filoisraeliano e filoamericano. Il contrario dell’antisemitismo”. Nel movimento tradizionalista, dice Introvigne, l’aspetto più forte è oggi un’attenzione alla liturgia, di cui il ritorno alla messa in latino è un aspetto importante, “ed è a questo che Benedetto XVI ha mostrato attenzione, non certo all’antigiudaismo. Del resto, bisogna ricordare che il grande ed epocale lavoro per smantellare la teologia della sostituzione non è nemmeno un frutto del Concilio, che non affrontò direttamente il tema, ma proprio del cardinale Ratzinger: come si può ignorare che le prese di posizione di Giovanni Paolo II sugli ebrei furono pronunciate proprio sulla scorta del lavoro teologico di Ratzinger? Bisogna dare a Pietro quel che è di Pietro”.
Ancora più a fondo si spinge il professor Roberto De Mattei, presidente dell’Associazione Lepanto: “Mi sembra si stia usando l’argomento di un inesistente antigiudaismo della chiesa per attaccare in realtà l’apertura di Benedetto XVI al movimento tradizionale, per decenni demonizzato dai progressisti cattolici e laici”, dice. “Inoltre va distinto l’antisemitismo, che è una corrente estranea alla chiesa, da quello che è stato definito antigiudaismo cattolico. L’antisemitismo oggi coincide con l’antisionismo ed è patrimonio di certa sinistra e dell’islamismo radicale. E non si possono certo accusare la chiesa di Benedetto XVI o i tradizionalisti di averci a che fare. Quanto all’antigiudaismo, se lo distinguiamo correttamente dai comportamenti individuali, mi pare che non sia stato ‘superato’ dal Concilio, ma che non sia mai esistito. A meno di considerare ‘antigiudaico’ il desiderio che ha per la conversione di tutti gli uomini”.

I lëns y le cí.

"Le Sole" con le Taur a spaziré.

ATTI 2,3 - Or Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell'ora nona. E si portava un certo uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano alla porta del tempio detta "Bella", per chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio.