04 March 2008

Locri, 1 Marzo 2008 - "dal Sogno...una Grande Alleanza"

Stazione di Locri. Paese di Pace.

Red Ronnie intervista Padre Alex Zanotelli.

Mosignor Cornelio Femia, amministratore diocesano Locri-Gerace.

"Meglio vivere per niente o morire per qualcosa?"

Il sindaco di Locri.

È mattino ad Ardore Superiore, dove abbiamo dormito.

Il vostro blogger Adriano Trevisan, Responsabile degli uomini del decanato della Val Badia / diocesi Bolzano-Bressanone, 24 ore di treno andata e 19 ritorno si é incontrato a Locri con don Luigi Ferrari, don Stefano, don Matteo, suor Marianna, suor Teresa Cristina, tutti membri delle Case della Carità di Reggio Emilia. 50 splendidi ragazzi sono della partita.
INTERVENTO DI VINCENZO LINARELLO ALLA MANIFESTAZIONE
LOCRI, 1 MARZO 2008,
A NOME DEL CONSORZIO GOEL, COMUNITA' LIBERE E CALABRIA WELFARE
Una grande giornata
Oggi assistiamo a qualcosa di grandioso, è una giornata storica, che segna l'inizio di un nuovo corso. Chi condivide con me la fede in Gesù Cristo sa che nasce dal suo grande amore per la nostra terra. Chi non crede ci può vedere comunque la grandezza del cuore dell'uomo.
Centinaia di persone sono partite da tutta Italia, pagando di tasca propria viaggio, vitto e alloggio. Un viaggio lungo e faticoso. Non sono cose da poco queste. Non si tratta di “truppe cammellate”, non siamo organizzazioni che fanno questo di mestiere.
650 enti e 2500 persone!! Non era mai accaduto qualcosa di simile in Calabria, che io ricordi. Che cioè tante persone, enti e organizzazioni di tutta Italia decidessero di entrare a far parte di un'Alleanza permanente, duratura e operativa per la Calabria e con la Calabria!
Il 1 Marzo è stato costruito dagli enti e dalle persone che hanno sottoscritto questa Alleanza, nel prevalente silenzio della maggior parte dei media di livello nazionale, tranne quelli che da sempre ci hanno seguito ed accompagnato. Segno ormai di un'informazione sempre più “virtuale” che non è voce del paese reale.
Il 1 Marzo è stato finanziato dagli enti che compongono la Cabina di Regia nazionale e regionale, non abbiamo chiesto nulla a nessuno, né sponsorizzazioni, né finanziamenti.
Il successo di questa manifestazione è anche il segno evidente del “potere della coscienza”. Questa mobilitazione non è frutto di un potere di mezzi o di strutture organizzative. L'unico potere che l'ha determinata è l'autorevolezza di un percorso dove abbiamo cercato di “fare ciò che diciamo” e di “dire ciò che facciamo”. Abbiamo percorso molti sentieri in giro per l'Italia. Abbiamo fatto appello alla “coscienza” della gente in molti territori. E la gente ha risposto. Perchè la coscienza ha un potere grandissimo nella storia, un potere che nessuna struttura di morte può prevaricare o sedare!

Il nostro percorso

Sapete ormai tutti qual è la nostra storia. Con padre Giancarlo Bregantini (a cui rinnoviamo la nostra profonda gratitudine) e con tanti amici in Calabria abbiamo iniziato un cammino di speranza, convinti che è possibile voltar pagina nella nostra regione. Dal nostro “fare” abbiamo iniziato a riflettere, analizzare e decodificare l'oppressione in cui eravamo immersi. Abbiamo capito che il mancato sviluppo della nostra regione era sopratutto determinato da un sistema intelligente che produceva precarietà e ne faceva la manutenzione sistematica. Abbiamo capito che a governare questo sistema erano la 'ndrangheta e le massonerie deviate. Ci siamo resi conto che esiste un preciso meccanismo di controllo sociale. La 'ndrangheta e le massonerie deviate collocano i loro uomini nei posti chiave attraverso cui la nostra gente deve passare per soddisfare i propri bisogni quotidiani. Per cui se qualcuno ha bisogno di un posto di lavoro, di un prestito, di un'autorizzazione importante, di cure sanitarie dignitose, di sicurezza nella propria attività imprenditoriale o nel proprio podere agricolo, allora deve rivolgersi a “loro”. In cambio, tra le altre cose, viene richiesto il conferimento del voto, personale e della propria famiglia. I voti così estorti vengono “pacchettizzati” e offerti ai partiti e ai loro candidati più importanti. Chi “comprerà” questi voti dovrà a sua volta ripagarli sia facendo fare carriera politica ai referenti della 'ndrangheta e/o delle massonerie deviate sia affidando loro altri posti-chiave da cui si potranno controllare altri bisogni della gente. E il ciclo ricomincia...
È per tale ragione che la 'ndrangheta e le massonerie deviate ci hanno aggrediti, hanno tentato di intimidirci, diffamarci, lusingarci. Abbiamo certamente disobbedito nel nostro lavoro alle loro regole. Ma la controffensiva seria contro di noi è partita quando abbiamo “decodificato” il loro sistema, quando abbiamo smascherato le responsabilità della precarietà in Calabria. Da quel momento mons. Bregantini e tutto il nostro movimento di cooperative sociali, che fanno parte del Goel e di Calabria Welfare, è stato sotto assedio. E noi abbiamo risposto espandendo la nostra rete dentro e fuori della Calabria, facendo nascere uno strumento così importante come Comunità Libere.

Il fallimento della 'ndrangheta e delle massonerie deviate
Ci dicono che la 'ndrangheta sia la mafia più potente al mondo.
Ci dicono che la massoneria deviata in Calabria sia fortissima.
Ma qual è il risultato? Il fallimento totale, anche dei loro stessi obiettivi di arricchimento e prosperità. Tutti possono constatare l'immensa devastazione del fallimento della loro presenza. La Calabria continua ad essere l'ultima delle regioni in assoluto. I loro soldi grondanti di sangue sono finiti ad arricchire altre regioni e altre nazioni in giro per il mondo. I pochi posti di lavoro creati sono stati rubati ad imprese sane o piccoli imprenditori onesti. Operano spesso nel commercio e nell'edilizia, attività che – come si sa – portano via i soldi dal territorio e non creano ricchezza duratura.
Malgrado gli apparenti privilegi di cui sono convinti di godere anche i mafiosi e i massoni deviati patiscono la malasanità, i disservizi, la mancanza di lavoro, ecc. Pochi si sono veramente arricchiti. Gli altri sono stati imbrogliati, sono dei portatori d'acqua di chi sta in alto, non hanno alcuna sicurezza per il futuro dei loro stessi figli!
La 'ndrangheta ha fallito! Le massonerie deviate hanno fallito! Miseramente!
E TUTTI ne stanno pagando il prezzo, anche loro.

Agli 'ndranghetisti
Chiediamo pertanto a quelli che si definiscono “uomini d'onore” di allontanarsi da quell'illusione, da quella menzogna chiamata “onorata società”. Solo i santisti e la “maggiore” ci hanno guadagnato, e forse neanche loro. Ormai tutti sanno che il 90% delle ricchezze della 'ndrangheta è nelle mani di solo il 10% degli affiliati.
La maggior parte di chi viene ammazzato è uno di voi. Chi non è un santista in carcere ci va, si impoverisce dietro processi, non vede la propria famiglia crescere, rischia che prima o poi si veda ammazzato solo perchè è parente di o appartiene ad una determinata famiglia. Ma che vita è questa? Che rispetto è? È giusto far pagare questo prezzo alla propria famiglia e alla propria gente? Noi vi abbiamo dimostrato che mettendosi insieme un lavoro lo si può creare, che ci si può anche difendere da chi vuole calpestare i nostri diritti rimanendo onesti e camminando a testa alta, con fierezza!!
Veglia di preghiera a Siderno.

Manifestanti gioiosi.

Casa Mamre, ex carcere, ostello della cooperativa GOEL. Nostra dimora.

Il gruppo Mattanza.

Suor Teresa Cristina con i ragazzi di Reggio Emilia.

Scuri aranceti di Calabria.

Don Stefano, don Zefirino e don Luigi Ferrari. Chiesa di Ardore Superiore.