04 July 2007

Bea, Sissi, Gabo - Brazil

Stiamo tornando al Passo delle Erbe, sullo sfondo il Pütia.
Antermoia, Val Badia.

Ciao sono Bea, abito vicino alla pasticceria Boni a Reggio Emilia. Ho lasciato in Brasile i miei diciannove fratelli sotto un tetto di eternit (cancerogeno sic!), il compagno Lula ci tratta molto bene!
Spesso i miei fratelli sono ammalati, la condensa rende la casa umida e sono guai. Di pannelli solari o quanto altro a Rio de Janero è fantascienza. Poche settimane fa ero a casa mia in Rio con mio marito, ho dovuto andare a recuperare lo zio ammalato, vive da sempre in stato di semischiavitù a 120 chilometri dalla città a due ore dalla via di comunicazione nella collina, in una capanna con suo fratello ed accudisce il bestiame, coltivano fagioli per nutrirsi, si lavano nel fiume, il datore di lavoro non lo ha mai assicurato così si trova senza contributi pensionistici e senza futuro, ammalato, uno schiavista dei nostri tempi il suo padrone.
Con mio marito questo inverno abbiamo costruito una casa per i miei, loro non abitano stanno vicino nel tugurio, la casa nuova serve ad ospitare i figli di mio padre, così lui, quando la mamma telefona e implora di venire a casa, e attratto dal poter vedere tutti i figli, e per un po’ ritorna…
Mia sorella grande ha due figli piccoli, anche loro sono in casa. Mio marito ha domandato a mia sorella Jessica di otto anni: “Studi religione a scuola?” “No, nessuno ce la insegna” Un vero peccato!
In Brasile ci sono molti predicatori che urlano e arringano la gente, intimano di non bere eccetera, ma questa per me non è religione. Poco tempo fa hanno ucciso un amico di mio fratello.
“Sorelle e Fratelli delle Case della Carità di Reggio Emilia andate nelle periferie di Rio, c’è bisogno di voi, Vi imploro!

Bea, amica di Adriano

Guardate in alto e troverete la pace...