Cristo si é fermato a Buenos Aires e a Mumbai.Adriano, Patrizia, Chiara e Stefano :
Mi a provocato piacere ricevere vostro mail, dove mi informate, que estate bene, in generale. Noi cui stiamo bene di salute, solo il mio papa, continua a lottare, da anni con il mal di Parkinson, obviamente e una lotta desiguale e non ce, purtroppo, possibita di vittoria, ma almeno non e una malatia dollorosa, e la porta come puo, bastante bene.
Coincido pienamente che Elvira, e una gran donna, io li voglio molto bene (e non si trata di una frase circunstanziale).
O letto, la lunga pagina di Dalits, cercando non perdermi in tutte le subsidiarie che ci trovano e con le novita che saltano alla vista cuando rientri dopo qualche giorno.
Sono, obviamente, molto sorpreso, e mi costa un poco dare una opinione che non sia troppo superficiale su un tema cosi importante (non e che creda que la mia oppinione sia molto importante, ma beh...e una delle tante, sicuramente non delle piu fondamentate, oppinione che vi arrivano).
Prima di tutto dico che mi pare magnifico, e mi sento orgollioso che cugini miei, in questi tempi, dove sempre di piu, la gran maggioranza de la gente si occupa solo di se stessi, senza tenere una posizione ecconomica degna di Bill Gates o Berlusconi, ( senza parangonarli, solo per per citare famosi con soldi ) gente di classe media "normale" come tanti millioni nel mondo, riescano a montare una organizasione di aiuto a tanta gente, nella lontana India, un paese-continente che, si sa, (anche se sono conciente che non e lo stesso saperlo per i giornali, che viverlo personalmente) si trovano centinaia di millioni di persone che convivono con la miseria o peggio ancora, con la indigenza.
Non si tratta, sicuramente, della cosa piu importante, ma il nome mi pare una trovata, perche pare un chiaro gesto per i poveri e indigenti, li intoccabili, per le altre "caste" della estratificata societa india. Credo che adesso la situazione habia migliorata considerabililmente, al meno nella legge, probabiblemente, come spesso sucede, sia molto piu dfficile di cambiare, le abbitudine e tradizioni che cercano di mantenere tanto i privileggi, come le exclusioni.
Chiamare "Dalits" e non "Societa di Aiuto e Beneficenza" o "Italiani per i Poveri" o qualcosa simile, ripeto mi pare una deffinizione importante.
Continuando con le cose secondarie ( mi confirmo, un altra volta, che quasi sempre riesco perdermi del sostanziale e privillegiare lo secondario ) sono di gran bellezza le fottografie "particolari" della pagina.
San Vigilio, verso Torpei, dalla cucina, capella sulla cima del Pian di corones, gallo cedone vicino alla nostra casa, tramonto della mia camera (con tanta poesia), i panda di Pechino, chiesetta di Corte, ombra del cercio di legno nel sentiero delle dolomiti. In realita sono tutte fotografie impactanti, che lasciano vedere il artistico gusto del fotografo. Per uno, sempre vissuto nei brutti suburbi, di una grigia e grande citta, vedera i monti e le valle di Marebbe fa pensare al paradiso.
In cuanto ai mensaggi, sono molti e molto profondi, evidentemente Adriano scrive bene, e le sue riflexioni siano, quasi tutte, condivisibile. E impossibile per me, dare una oppinione, anche scueta, su tutto. Mi vienen in mente, puo essere solo perche le o rilette poco fa, la lettera a Katia ( dove sei presidente ?), la rivindicasione della proposta del Onu, sull aitu ai paesi poveri, e la bassa proporzione del PIL che destinano, esemplificata nel sudtirol, la poesia a un amico che se ne e andato, la semplice e completa spiegazione sulla lebbra, come viene, come si potrebbe prevenire e come si puo trattare e guarire.
Ho notato che, salvo una liggerissima citazione a Ghandi, non entrano mai considerazioni politiche parciali (mi viene in mente adesso la spiegazione della marcia antibase di Vicenza, dove in un prodigio di ecuanimita, si dando in cuatro parole le due posizioni antagoniche, senza che si veda la oppinione del scritore. Penso che questo succede perche, sicuramente per statuto o per abito si sclude la politica di Dalits.
Saltando di un punto al altro, molto belle le fottografie della festa di Chiara, bella lei e le sue amiche, "chiara" la spiegazione a suor Cristina.
Vi saluto con afetto, e nei miei saluti viaggiono i saluti di tutti i "argentini" della familia.
Mario
Matteo e Carlo, San Vigilio di Marebbe.