Brunico, 15.03.2007
Illustre preside, professori e studenti del Liceo in lingua tedesca di Brunico, con gioia avete abbracciato le sorti di studenti dall’altra parte del mondo, in India. L’associazione “Dalits”, dal nome della casta degli ultimi, gli intoccabili ve n’é grata.
Nel 2004 più del 45% degli abitanti di questo pianeta doveva accontentarsi di un reddito quotidiano medio pari o inferiore a 2 dollari nonostante un decennio nel quale il reddito di molti noi compresi è salito vertiginosamente. Nella nostra cultura ossessionata dalla crescita non vi è alcuna ragione che in un mondo sostenibile devono esservi persone che vivono in povertà. Non esiste purtroppo una distribuzione egualitaria del reddito e delle opportunità. Un secolo di crescita economica ha prodotto nel mondo enormi disparità tra ricchi e poveri, e dato di fatto che il 20% della popolazione mondiale residente nei paesi più ricchi ha un reddito pro capite pari a trenta volte il redito del 20% dei residenti nei paesi più poveri, dati delle nazioni unite.
In India la povertà a sua volta, perpetua la crescita della popolazione tenendo le persone in condizioni in cui non hanno istruzione, ne assistenza sanitaria, ne pianificazione famigliare, nessuna possibilità di scelta e nessun potere. L’unico modo per cavarsela è fare figli e sperare che possano portare reddito o dare una mano nel lavoro dei famigliari. Nel subcontinente indiano ci sono oltre trenta nati ogni mille abitanti, tante persone con un bisogno disperato di cibo, riparo e beni materiali. Altre persone afflitte da una diversa forma di disperazione cercano di utilizzare la crescita materiale per soddisfare altri bisogni, non materiali ma non per questo meno reali, bisogni d’accettazione, autostima, appartenenza e identità. Parole a noi famigliari come giustizia, stabilità sociale, sicurezza personale, amministrazioni integre e lungimiranti a loro sono pressoché sconosciute e così vengono loro mancare i presupposti per un progresso adeguato e costante.
In India circa 200 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. La FAO (Food and Agricolture Organization) stima che 850 milioni di persone nel mondo mangino regolarmente meno di quanto l’organismo richiede. Le vittime della fame sono soprattutto donne e bambini. Quello che stiamo facendo, grazie a Voi e alla Provincia Autonoma di Bolzano che ci supporta nel materiale pubblicitario per questa lodevole iniziativa è una goccia d’acqua nell’oceano della povertà. Ma come Madre Teresa di Calcutta soleva dire: “Goccia dopo goccia si allevia la sete!”
Auguro a tutti buon lavoro per una buona riuscita della nostra iniziativa culturale per conoscere l’India e un successo finanziario per il gran mercato di primavera atto a raccogliere fondi per la scuola di Kasaragot in Kerala, sud dell’India, destinataria di questo progetto umanitario.
Adriano Trevisan
Presidente dell’associazione “Dalits” – Aiuti all’India
Per conoscere le nostre attività visitate il sito: www.dalitsonlus.blogspot.com
Illustre preside, professori e studenti del Liceo in lingua tedesca di Brunico, con gioia avete abbracciato le sorti di studenti dall’altra parte del mondo, in India. L’associazione “Dalits”, dal nome della casta degli ultimi, gli intoccabili ve n’é grata.
Nel 2004 più del 45% degli abitanti di questo pianeta doveva accontentarsi di un reddito quotidiano medio pari o inferiore a 2 dollari nonostante un decennio nel quale il reddito di molti noi compresi è salito vertiginosamente. Nella nostra cultura ossessionata dalla crescita non vi è alcuna ragione che in un mondo sostenibile devono esservi persone che vivono in povertà. Non esiste purtroppo una distribuzione egualitaria del reddito e delle opportunità. Un secolo di crescita economica ha prodotto nel mondo enormi disparità tra ricchi e poveri, e dato di fatto che il 20% della popolazione mondiale residente nei paesi più ricchi ha un reddito pro capite pari a trenta volte il redito del 20% dei residenti nei paesi più poveri, dati delle nazioni unite.
In India la povertà a sua volta, perpetua la crescita della popolazione tenendo le persone in condizioni in cui non hanno istruzione, ne assistenza sanitaria, ne pianificazione famigliare, nessuna possibilità di scelta e nessun potere. L’unico modo per cavarsela è fare figli e sperare che possano portare reddito o dare una mano nel lavoro dei famigliari. Nel subcontinente indiano ci sono oltre trenta nati ogni mille abitanti, tante persone con un bisogno disperato di cibo, riparo e beni materiali. Altre persone afflitte da una diversa forma di disperazione cercano di utilizzare la crescita materiale per soddisfare altri bisogni, non materiali ma non per questo meno reali, bisogni d’accettazione, autostima, appartenenza e identità. Parole a noi famigliari come giustizia, stabilità sociale, sicurezza personale, amministrazioni integre e lungimiranti a loro sono pressoché sconosciute e così vengono loro mancare i presupposti per un progresso adeguato e costante.
In India circa 200 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. La FAO (Food and Agricolture Organization) stima che 850 milioni di persone nel mondo mangino regolarmente meno di quanto l’organismo richiede. Le vittime della fame sono soprattutto donne e bambini. Quello che stiamo facendo, grazie a Voi e alla Provincia Autonoma di Bolzano che ci supporta nel materiale pubblicitario per questa lodevole iniziativa è una goccia d’acqua nell’oceano della povertà. Ma come Madre Teresa di Calcutta soleva dire: “Goccia dopo goccia si allevia la sete!”
Auguro a tutti buon lavoro per una buona riuscita della nostra iniziativa culturale per conoscere l’India e un successo finanziario per il gran mercato di primavera atto a raccogliere fondi per la scuola di Kasaragot in Kerala, sud dell’India, destinataria di questo progetto umanitario.
Adriano Trevisan
Presidente dell’associazione “Dalits” – Aiuti all’India
Per conoscere le nostre attività visitate il sito: www.dalitsonlus.blogspot.com
Chiara con una sua amica.